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Analisi Approfondita del Trauma relazionale di Charlize Theron

09/08/2025 17:15

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Analisi Approfondita del Trauma relazionale di Charlize Theron

La vicenda di Charlize Theron, ripresa negli anni da diverse testate nazionali tra cui il Corriere della Sera, è un caso emblematico per la psicotraumatologia.

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La vicenda di Charlize Theron, ripresa negli anni da diverse testate internazionali e nazionali tra cui il Corriere della Sera, è un caso emblematico per la psicotraumatologia. Non si tratta di un singolo evento traumatico, ma di un trauma complesso relazionale le cui radici affondano in anni di violenza e la cui elaborazione dura tutta la vita.

 

1. Oltre l'evento singolo: Il contesto del trauma complesso

La lente della psicotraumatologia relazionale ci impone di guardare oltre la tragica notte del 1991. Il vero trauma per l'allora quindicenne Charlize non è stato solo assistere alle conseguenze dell'omicidio del padre, ma vivere per anni in un ambiente familiare caratterizzato da imprevedibilità, paura e violenza.

 

Il Padre Alcolizzato e Violento: Charles Theron era un alcolista cronico. La vita in una famiglia con un membro dipendente da alcol è di per sé traumatica. È un'esistenza segnata da un'altalena emotiva, promesse non mantenute e un'atmosfera di costante minaccia. Per un bambino o un adolescente, questo significa crescere senza un senso di sicurezza e stabilità.

 

La Violenza Domestica: L'alcolismo del padre si traduceva in violenza verbale e fisica, principalmente diretta verso la madre, Gerda. Essere testimoni di violenza assistita è oggi riconosciuto come una forma di trauma diretto. Il bambino si trova in un doppio legame terrificante: la fonte della minaccia (il padre) è anche una figura di attaccamento da cui dipende la sua sopravvivenza.

Quella notte, il padre tornò a casa ubriaco con il fratello e, in preda alla rabbia, sparò diversi colpi contro la porta della cucina dietro cui si erano rifugiate Charlize e sua madre, minacciando di ucciderle. L'atto di Gerda, che prese la sua pistola e sparò per difendere se stessa e sua figlia, fu giudicato in tribunale come legittima difesa.

 

2. La Lente della Psicopatologia relazionale: attaccamento e lealtà

Il lavoro del CIPR si concentra su come i traumi influenzino i nostri legami. Nel caso di Charlize Theron, vediamo diversi aspetti cruciali:

 

Attaccamento disorganizzato: Crescere in un ambiente dove la figura di attaccamento è sia fonte di amore (nei momenti di lucidità) sia di terrore (durante le crisi alcoliche) genera un modello di attaccamento disorganizzato. Il bambino non sa se avvicinarsi per cercare conforto o fuggire per salvarsi. Questa confusione interna si ripercuote sulle relazioni future, generando difficoltà nella fiducia e nella regolazione emotiva.

 

Il legame con la madre: La relazione con la madre Gerda è l'epicentro della resilienza di Charlize. La madre non è stata solo una co-vittima per anni, ma è diventata la protettrice attiva che ha posto fine alla minaccia. Questo ha creato un legame di lealtà e solidarietà fortissimo. Charlize ha dichiarato in più interviste: "Non sono per niente arrabbiata per quello che è successo. Non sono arrabbiata con mia madre. Lei è una roccia, la mia più grande ispirazione". Questa alleanza è un fattore protettivo potentissimo che ha probabilmente evitato esiti psicopatologici ancora più gravi.

 

La rottura del silenzio: Per anni, Charlize ha raccontato una versione diversa, dicendo che il padre era morto in un incidente d'auto. Questa era una bugia creata per proteggersi dalla vergogna e dallo stigma sociale. La decisione di parlare apertamente della verità è un passo fondamentale nel processo di elaborazione. Rompere il segreto significa riappropriarsi della propria storia e affermare: "Questo è successo, ma non mi definisce e non mi vergogno".

 

3. L'Impatto neuropsicologico e i sistemi emotivi (Modello di Jaak Panksepp)

Applicando il modello dei sette sistemi emotivi primari, caro all'approccio del CIPR, possiamo ipotizzare l'impatto neurobiologico di un'infanzia simile:

 

Iper-attivazione dei sistemi di minaccia:

PAURA (FEAR): Un sistema costantemente acceso, che porta a ipervigilanza, ansia e una sensazione cronica di allerta.

RABBIA (RAGE): Un sistema sovrastimolato dalla frustrazione, dall'ingiustizia e dalla violenza subita e assistita.

 

Ipo-attivazione dei sistemi pro-sociali e positivi:

GIOCO (PLAY): La spensieratezza e la gioia del gioco infantile vengono soffocate dalla paura e dalla necessità di "stare sempre attenti". L'infanzia viene rubata.

CURA (CARE): L'esperienza di ricevere cure e accudimento stabili e sicuri è compromessa, influenzando la capacità di fidarsi e di ricevere affetto in futuro.

RICERCA (SEEKING): La motivazione a esplorare il mondo con curiosità e fiducia viene inibita, poiché il mondo (a partire da quello familiare) è percepito come un luogo pericoloso.

 

4. Il riaffiorare del trauma: Il trigger di "Dark Places"

L'articolo che ha condiviso evidenzia come il film abbia fatto "riaffiorare" il trauma. Questo è un fenomeno psicologico ben noto.

Il cervello non distingue nettamente tra una minaccia reale e una simulata, specialmente quando gli elementi emotivi e sensoriali sono simili. Interpretare Libby Day, una donna la cui famiglia è stata massacrata quando era una bambina, ha agito da potente trigger. Un trigger non è un ricordo cosciente, ma una riattivazione di reti neurali traumatiche. Il corpo e il sistema nervoso di Charlize hanno reagito come se la minaccia originale fosse di nuovo presente, riattivando le sensazioni di terrore, impotenza e dolore di quella notte.

 

Conclusione: dal trauma alla resilienza

Il caso di Charlize Theron è una potente testimonianza non solo della devastazione del trauma relazionale, ma anche della straordinaria capacità di resilienza dell'essere umano. La sua storia ci insegna che il trauma non è l'evento, ma l'esperienza soggettiva, e che la presenza di legami protettivi e la possibilità di rompere il silenzio sono fattori cruciali per la guarigione.

 

Se ti sei riconosciuto, anche solo in parte, in dinamiche familiari complesse che hanno influenzato la tua vita, non sei solo. Casi come questo sono al centro del lavoro del Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) e dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC).

I nostri professionisti a Pescara e Roma offrono percorsi terapeutici specializzati per affrontare i traumi relazionali e supportare la guarigione.

 

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Sito Web: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it

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Fonte integrativa: Corriere della Sera, "Charlize Theron: ‘Avevo 15 anni, mio padre sparò a me e a mia madre. Lei lo uccise per legittima difesa’", articolo del 3 dicembre 2019.

 

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