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Abstract
Il report di luglio 2025 dell'Osservatorio sui Delitti Familiari curato da AIPC lancia un allarme chiaro: la violenza letale sta subendo una trasformazione radicale, ritirandosi dalle strade per esplodere tra le mura domestiche. I dati segnano un'inversione di tendenza netta rispetto al mese precedente, con un drastico aumento degli omicidi commessi da: parenti, che passano dal 13% al 29% del totale degli omicidi familiari. A cambiare non è solo il legame tra vittima e autore, ma anche la modalità: l'uso dei coltelli negli omicidi crolla dal 42% al 13%, lasciando il posto a un'inquietante crescita dell'aggressione fisica (dal 12% al 33%) e delle armi improprie (dal 0% al 20%). In questo scenario, si inverte anche il dato sul genere, con gli uomini che a luglio diventano le principali vittime di omicidio, rappresentando il 60% del totale.
Abstract
Family Homicide Alert, Summer 2025: In July, the Home is Increasingly the Epicenter. Homicides Among Relatives Rise, Knives Disappear: An Analysis of a Trend Reversal.
The July 2025 report from the Observatory on Family Crimes, curated by AIPC, sounds a clear alarm: lethal violence is undergoing a radical transformation, retreating from the streets to erupt within domestic walls. The data marks a sharp reversal of the trend from the previous month, with a drastic increase in homicides committed by relatives, which rose from 13% to 29% of all family crimes. The relationship between victim and perpetrator is not the only thing changing, but also the method: the use of knives in homicides has plummeted from 42% to 13%, giving way to a disturbing rise in physical assault (from 12% to 33%) and the use of improvised weapons (from 0% to 20%). In this scenario, the gender dynamic has also been inverted, with men becoming the primary homicide victims in July, accounting for 60% of the total.
Introduzione: comprendere il fenomeno, curare la persona
A Pescara e a Roma operano due realtà strettamente connesse ma con missioni complementari: l'ONOF (Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari) e il CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale). L'ONOF, emanazione scientifica dell'AIPC, si dedica all'analisi rigorosa dei dati e delle dinamiche dei delitti che avvengono nel contesto familiare, trasformando le notizie di cronaca in profili statistici e insight preziosi per comprendere il fenomeno della violenza. Il CIPR, agendo sullo stesso territorio, traduce questa comprensione in azione clinica diretta. Offre percorsi specialistici per affrontare le profonde ferite del trauma relazionale, supportando vittime, autori e familiari nel complesso cammino verso la guarigione e il recupero dell'equilibrio emotivo.
Commento ai profili tipici di Omicidio – Luglio 2025
Vittima donna: la fragilità nell'anzianità e tra le mura domestiche
Il profilo della vittima donna a luglio è tragicamente definito dalla vulnerabilità in età avanzata e dal tradimento della fiducia nel rapporto di coppia.
- Profilo: Donna con più di 72 anni, uccisa dal proprio partner nel Nord Italia.
- Dati Salienti:
- Età: Il 50% delle vittime donne rientra nella fascia "72+".
- Autore: Nel 60% dei casi, l'omicida è il Partner.
- Luogo: Il 66% di questi delitti si concentra al Nord.
- Modalità: L'aggressione fisica è il mezzo prevalente (50% dei casi).
Commento: Questo profilo evidenzia come la violenza di genere colpisca in modo particolarmente severo le donne anziane, spesso all'interno di dinamiche di coppia consolidate ma logorate. La prevalenza dell'aggressione fisica suggerisce delitti maturati in un contesto di prossimità, forse al culmine di liti o situazioni di esasperazione, dove la disparità di forza fisica diventa fatale.
Vittima uomo: conflitti fatali tra parenti e conoscenti
Per gli uomini, il rischio letale proviene principalmente dalla cerchia familiare e delle conoscenze, spesso in età giovane-adulta.
- Profilo: Uomo tra i 18 e i 35 anni, vittima di un parente, nel Centro Italia.
- Dati Salienti:
- Età: La fascia più colpita è quella 18-35 anni (33%).
- Autore: Il legame di familiarità prevalente è quello con i Parenti. Il report sottolinea che gli uomini costituiscono l'80% delle vittime uccise da un parente.
- Luogo: Il Centro Italia è l'area con la maggiore incidenza.
- Modalità: Le armi più usate sono, a pari merito, l'arma da fuoco e l'aggressione fisica (entrambe al 30%).
Commento: A differenza del femminicidio, che matura prevalentemente in ambito affettivo-sentimentale, l'omicidio di uomini sembra legato a conflitti familiari o tra conoscenti che degenerano. L'età relativamente giovane delle vittime suggerisce che queste dinamiche violente possano esplodere in contesti di tensioni irrisolte, liti per futili motivi o questioni economiche.
Se preferisci sfogliare l’ebook della rubrica, scaricalo e leggerlo quando vuoi. Clicca su: Report ONOF (luglio 2025)
Autrice donna: l'omicidio come atto estremo in età adulta
Il profilo della donna autrice di omicidio è raro (costituisce il 10% del totale degli autori ) e si delinea con caratteristiche specifiche.
- Profilo: Donna tra i 54 e i 71 anni, che uccide il partner nel Nord Italia.
- Dati Salienti:
- Età: La fascia d'età prevalente è 54-71 anni (66.5%).
- Vittima: La vittima designata è il Partner (40% dei casi).
- Modalità: L'arma utilizzata rientra prevalentemente nella categoria "Altro" (67%).
Commento: L'età più matura dell'autrice, rispetto alla controparte maschile, potrebbe indicare omicidi che rappresentano l'esito finale di lunghe storie di abusi o conflitti logoranti. La modalità "Altro" suggerisce l'uso di mezzi non convenzionali, forse legati a una minore familiarità con le armi tradizionali.
Autore uomo: la violenza letale dei giovani adulti
L'autore di omicidio è quasi sempre un uomo (90% dei casi ), con un profilo che a luglio si concentra nella fascia di età più giovane.
- Profilo: Uomo tra i 18 e i 35 anni, che uccide un parente al Nord o al Centro, usando un'arma da fuoco o un'arma impropria.
- Dati Salienti:
- Età: La fascia più rappresentata è 18-35 anni (38%).
- Vittima: La vittima è più spesso un Parente.
- Luogo: I delitti si distribuiscono equamente tra Nord (38%) e Centro (38%).
- Modalità: Le armi più usate sono l'arma da fuoco (33.5%) e l'arma impropria (33.5%).
Commento: Il profilo ricalca quello della vittima maschile, indicando una forte correlazione tra autori e vittime giovani in contesti di faide familiari. L'uso di armi da fuoco e armi improprie (oggetti comuni usati per offendere) può suggerire sia un certo grado di premeditazione (nel caso delle armi da fuoco) sia una forte componente di impulsività e rabbia (armi improprie).
Variazioni e tendenze emergenti rispetto a giugno 2025
Il confronto tra i due mesi estivi rivela cambiamenti significativi nelle dinamiche omicidiarie.
- Inversione di Genere delle Vittime: A luglio si è assistito a un preoccupante aumento degli uomini vittime di omicidio, passati dal 50% al 60% del totale. Le donne, che a giugno rappresentavano la metà delle vittime, scendono al 40%.
- La Violenza si Radica in Famiglia: La variazione più marcata riguarda la relazione tra autore e vittima. Crollano i delitti tra "Conoscenti" (dal 38% al 26% ), mentre esplodono quelli tra "Parenti", che più che raddoppiano passando dal 13% al 29%. La violenza letale a luglio si è spostata in modo deciso all'interno del nucleo familiare.
- Cambio delle Modalità Omicidiarie: Luglio segna un crollo nell'uso delle armi da taglio (dal 42% al 13%) a favore dell'aggressione fisica (dal 12% al 33% ) e delle armi improprie (dallo 0% al 20% ). Questo potrebbe indicare una transizione verso delitti meno "strutturati" e più legati a esplosioni di rabbia fisica e all'uso di oggetti disponibili al momento del conflitto.
Conclusione: oltre i numeri, le Vite
Ogni numero, ogni percentuale e ogni profilo analizzato dall'ONOF rappresenta una storia, una vita interrotta e un'eco di dolore che si propaga attraverso intere famiglie. Le statistiche ci mostrano i "come" e i "perché", ma il nostro lavoro non può fermarsi alla comprensione del dato. Dietro l'allarme di un'estate di violenza c'è il silenzio di chi soffre e la responsabilità di chi può intervenire. Il vero obiettivo non è solo contare le vittime, ma fare in modo che non ce ne siano più.
Rompere il ciclo della violenza non è solo una possibilità, è una responsabilità collettiva. È il momento di agire.
Un Invito al Cambiamento: Contatta il CIPR
Se ti riconosci nelle dinamiche di sofferenza descritte o se senti che la tua vita è segnata da traumi relazionali e familiari, non sei solo/a. Il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) offre un approccio specialistico per affrontare queste ferite e supportare un percorso di autentica guarigione. I nostri professionisti a Pescara e Roma sono pronti ad accoglierti con percorsi terapeutici personalizzati, integrando metodologie avanzate per aiutarti a ritrovare equilibrio e benessere.
Sei un professionista della salute, del settore legale o delle forze dell'ordine? Il dialogo e la collaborazione con esperti del settore sono fondamentali per creare una rete di intervento efficace. Contattaci per esplorare opportunità di formazione, supervisione e sinergie professionali.
Per maggiori informazioni, per prenotare un colloquio o per avviare una collaborazione, questi sono i nostri contatti:
Telefono WhatsApp: 3924401930
Email: aipcitalia@gmail.com
Sito di Riferimento: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it
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