Il secondo episodio della 26a stagione di "Law and Order SVU" presenta un caso di violenza infantile particolarmente scioccante, in cui una madre permette al suo compagno di abusare della figlia di 8 anni. Questo tipo di comportamento è difficile da comprendere, ma può essere spiegato attraverso una combinazione di fattori psicologici e sociali.
Dipendenza affettiva e paura della solitudine
Uno dei fattori principali che possono aver contribuito al comportamento della madre è la dipendenza affettiva. Le persone che soffrono di dipendenza affettiva tendono a mettere i bisogni degli altri al primo posto, anche a costo di sacrificare il proprio benessere e quello dei propri figli. In questo caso, la madre potrebbe aver avuto una forte paura di rimanere sola e di perdere il compagno, al punto da accettare di compromettere la sicurezza della figlia.
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Meccanismi di difesa e negazione
Un altro elemento da considerare sono i meccanismi di difesa. La madre potrebbe aver negato o minimizzato la gravità degli abusi per proteggere se stessa dal dolore e dal senso di colpa. La negazione è un meccanismo di difesa comune in situazioni traumatiche, ma può avere conseguenze devastanti per le vittime.
Se pensi di soffrire di dipendenza affettiva e paura della solitudine, sappi che non sei solo/a. L'A.I.P.C. (Associazione Italiana di psicologia e Criminologia) è qui per aiutarti a superare queste difficoltà e migliorare la tua qualità di vita. Il nostro team di esperti è pronto ad ascoltarti, offrirti supporto e guidarti verso un percorso di guarigione e benessere emotivo. Non esitare a contattarci per iniziare questo importante percorso di cambiamento.
Come possiamo aiutarti
Sportello di ascolto: puoi contattare il nostro sportello di ascolto al numero +393924401930 (anche tramite WhatsApp) dalle 12:00 alle 16:00.
Consulenza online: puoi scriverci all'indirizzo email aipcitalia@gmail.com per richiedere informazioni o supporto.
Percorso di training clinico e psicofisiologico con biofeedback: offriamo un percorso specifico per affrontare la dipendenza affettiva e la paura della solitudine attraverso il training clinico e psicofisiologico con biofeedback.
Fattori sociali e culturali
Infine, è importante considerare i fattori sociali e culturali che possono aver influenzato il comportamento della madre. In alcune culture, le donne sono ancora subordinate agli uomini e possono sentirsi in dovere di accondiscendere alle loro richieste, anche quando sono dannose. Inoltre, la madre potrebbe aver subito abusi a sua volta durante l'infanzia, il che potrebbe averla portata a normalizzare o accettare la violenza.
Riferimenti bibliografici:
* Bowlby, J. (1969). Attachment and loss. Attachment. (Vol. 1). New York: Basic Books.
* Herman, J. L. (1992). Trauma and recovery. New York: Basic Books.
* van der Kolk, B. A. (2014). The body keeps the score: Brain, mind, and body in the healing of trauma. New York: Viking.