Se ti sei perso alcuni articoli, puoi cliccare sulle parole chiave che trovi sotto il titolo di ogni articolo. Clicca sulla parola che rappresenta il tema che vorresti approfondire. Ricorda che siamo a tua disposizione per qualsiasi informazione.
L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), fondata a Roma nel 2001, svolge un ruolo fondamentale nel panorama italiano attraverso il suo Osservatorio Nazionale sui Delitti Familiari, istituito a Roma nel 2013. Questo osservatorio si dedica alla raccolta e analisi sistematica di dati relativi a eventi drammatici quali omicidi, tentati omicidi, suicidi e tentati suicidi, spesso interconnessi e consumati all'interno di complesse dinamiche familiari o affettive.
Il lavoro dell'AIPC si basa su report dettagliati (settimanali, mensili, trimestrali, semestrali e annuali), che attingono primariamente da articoli di testate giornalistiche, fornendo una prospettiva ampia, sebbene non istituzionale, su queste manifestazioni di violenza. La definizione di "familiarità" adottata dall'Osservatorio è volutamente estesa, abbracciando non solo i legami di parentela, ma anche relazioni di conoscenza, colleganza, vicinanza, amicizia e rapporti affettivi/sentimentali, sia attuali che passati, per cogliere la complessità delle interazioni coinvolte. L'analisi è multidimensionale, esplorando il sesso di vittime e autori, la distribuzione geografica, le armi utilizzate e il grado di familiarità.
Per informazioni e per fissare un primo colloquio, potete contattare l'AIPC ai Centri di Roma e Pescara. Il numero di telefono e WhatsApp è il 3924401930 (disponibile dalle ore 12:00 alle ore 16:00, anche nei giorni festivi). Potete anche scrivere un'email a aipcitalia@gmail.com. Siamo a vostra disposizione per ascoltarvi e offrirvi il supporto di cui avete bisogno.
Il Profilo della Vittima Tipica
Nel mese di febbraio, la vittima "tipo" si configura prevalentemente come un uomo residente nel Sud Italia o nelle Isole. L'età della vittima si concentra in fasce significative, coprendo l'arco della giovinezza matura (18-35 anni), la fase pre-senile (54-71 anni) e l'età avanzata (oltre i 72 anni). Un dato particolarmente rilevante emerge dalla natura della relazione: queste vittime sono state sovente colpite da un conoscente o, ancor più criticamente, da un partner, evidenziando come la violenza si consumi spesso all'interno di reti relazionali vicine. L'arma prediletta per l'atto lesivo è risultata essere un'arma da taglio, suggerendo un'immediatezza e una crudeltà particolare nell'esecuzione di tali delitti.
Il Profilo dell'Autore Tipico
Parallelamente, l'analisi del mese di febbraio rivela che l'autore "tipo" di questi atti è anch'esso un uomo proveniente dalle regioni del Sud Italia o dalle Isole. La sua fascia d'età si colloca prevalentemente tra i 36 e i 53 anni, un periodo della vita in cui la maturità e le responsabilità possono intersecarsi con complesse dinamiche psicologiche e relazionali. Coerentemente con il profilo delle vittime, l'autore "tipo" ha leso un conoscente o un partner, confermando il quadro di violenza che emerge all'interno di contesti affettivi o di vicinanza. Anche in questo caso, l'utilizzo di un'arma da taglio si conferma una modalità operativa dominante, un dato che necessita di ulteriore approfondimento per comprenderne le motivazioni sottese.
Per informazioni e per fissare un primo colloquio, potete contattare l'AIPC ai Centri di Roma e Pescara. Il numero di telefono e WhatsApp è il 3924401930 (disponibile dalle ore 12:00 alle ore 16:00, anche nei giorni festivi). Potete anche scrivere un'email a aipcitalia@gmail.com. Siamo a vostra disposizione per ascoltarvi e offrirvi il supporto di cui avete bisogno.
Considerazioni Conclusive
I dati di Febbraio 2025, sebbene non istituzionali e basati su report giornalistici, offrono un quadro chiaro e preoccupante delle caratteristiche emergenti nei delitti familiari in Italia. La marcata prevalenza di vittime e autori di sesso maschile provenienti dal Mezzogiorno e l'uso ricorrente di armi da taglio in contesti di familiarità o affettività stretta, sottolineano la necessità di approfondire le indagini sulle specificità regionali e sulle tipologie di conflitto che possono degenerare in tali drammatici esiti. L'AIPC, attraverso il suo Osservatorio, si impegna a fornire una lettura attenta e continuativa di questi fenomeni, fondamentale per lo sviluppo di strategie di prevenzione e supporto mirate.
Per informazioni e per fissare un primo colloquio, potete contattare l'AIPC ai Centri di Roma e Pescara. Il numero di telefono e WhatsApp è il 3924401930 (disponibile dalle ore 12:00 alle ore 16:00, anche nei giorni festivi). Potete anche scrivere un'email a aipcitalia@gmail.com. Siamo a vostra disposizione per ascoltarvi e offrirvi il supporto di cui avete bisogno.