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L'ansia paterna come fattore di rischio nello sviluppo: un approccio psicotraumatologico-relazionale.

07/08/2025 20:04

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L'ansia paterna come fattore di rischio nello sviluppo: un approccio psicotraumatologico-relazionale.

Questa ricerca convalida scientificamente un principio cardine del CIPR: la salute mentale è intrinsecamente relazionale.

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Il recente studio "L’impatto dell’esposizione perinatale all’ansia paterna sulla prole", pubblicato su Development and Psychopathology, offre un contributo cruciale alla comprensione dello sviluppo infantile, evidenziando un fattore di rischio a lungo trascurato: la salute mentale del padre. Dal punto di vista della psicotraumatologia relazionale, questo studio non si limita a correlare l'ansia paterna con i problemi del bambino, ma svela come lo stato emotivo del padre modelli l'intero ecosistema relazionale in cui il bambino è immerso, fin dal concepimento.

Il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) osserva questi fenomeni attraverso la lente dei sistemi dinamici complessi, dove il benessere di ogni membro della famiglia è intrinsecamente legato a quello degli altri. L'ansia di un genitore non è un evento isolato, ma un'onda che si propaga nel campo relazionale, influenzando la stabilità emotiva del partner e, come dimostra questa ricerca, alterando la traiettoria di sviluppo neuro-psicologico del figlio.

 

Passaggi significativi dello studio e analisi relazionale

Il lavoro di Zecchinato e colleghi mette in luce passaggi chiave che meritano un'analisi approfondita.

 

1. Il "Timing" dell'esposizione all'ansia e l'impatto differenziale

Passaggio chiave: "L’ansia prenatale paterna era già di per sé associata a difficoltà emotive e comportamentali nella prima infanzia (3,5 anni) ... Ma quando abbiamo analizzato gli esiti sulla salute mentale in età più avanzata (7,5 anni), le difficoltà si manifestavano più probabilmente solo quando i bambini erano stati esposti all’ansia paterna sia prima che dopo la nascita."

Analisi Psicotraumatologica: Questo risultato è fondamentale. L'ansia paterna prenatale agisce probabilmente in modo indiretto, alterando l'ambiente intrauterino attraverso l'aumento dello stress materno. Un padre ansioso può offrire meno supporto alla partner, generando un'atmosfera di tensione che impatta biologicamente sul feto. L'esposizione cronica (prenatale e postnatale) rappresenta invece un vero e proprio trauma relazionale cumulativo. Il bambino non solo nasce in un ambiente già "preparato" allo stress, ma continua a vivere in un contesto dove la figura paterna, a causa della propria ansia, può faticare a svolgere la sua funzione di co-regolatore emotivo. La difficoltà del padre a sintonizzarsi con i bisogni del bambino e a fornire risposte rassicuranti può portare a un'iper-attivazione cronica dei sistemi di minaccia (come PAURA e RABBIA nel modello di Panksepp) e a un'ipo-attivazione dei sistemi pro-sociali (come CURA e GIOCO), fondamentali per costruire un attaccamento sicuro e una sana capacità di regolazione emotiva.

 

2. I meccanismi di trasmissione del rischio

Passaggio chiave: "L’ansia paterna prenatale potrebbe influenzare i bambini indirettamente... influenzando i livelli di stress della madre... L’ansia postnatale può interferire più direttamente con le interazioni padre-figlio, ad esempio attraverso un maggiore isolamento, un controllo eccessivo o una difficoltà a rispondere in modo sensibile ai bisogni emotivi del bambino."

Analisi Psicotraumatologica: Il CIPR identifica qui i canali di trasmissione del trauma relazionale. Non è l'ansia in sé a "causare" il disturbo nel figlio, ma la disgregolazione che essa introduce nel sistema di attaccamento. Un padre ansioso può essere percepito dal bambino come spaventato o spaventante, innescando pattern di attaccamento insicuro o disorganizzato. L'"isolamento" e il "controllo eccessivo" sono strategie difensive del genitore che, tuttavia, privano il bambino dell'esperienza di un porto sicuro e di una base sicura da cui esplorare il mondo. Questo mina la costruzione dell'autostima e della fiducia interpersonale del bambino.

 

3. La vulnerabilità specifica di genere

Passaggio chiave: "I ragazzi sembravano essere più fortemente colpiti dall’ansia paterna prolungata rispetto alle ragazze, in particolare quando si trattava di problemi comportamentali."

Analisi Psicotraumatologica: Questa osservazione può essere legata a dinamiche di identificazione e a stili di interazione culturalmente influenzati. I padri potrebbero interagire in modo più "fisico" o "direttivo" con i figli maschi, e la loro ansia potrebbe tradursi in interazioni più tese, ipercontrollanti o irritabili, favorendo lo sviluppo di problemi esternalizzanti (comportamentali) nei bambini. Le bambine, d'altro canto, potrebbero manifestare il disagio in forme più internalizzanti (emotive), che potrebbero emergere in fasi successive dello sviluppo.

 

Conclusioni e Implicazioni per il CIPR

Questa ricerca convalida scientificamente un principio cardine del CIPR: la salute mentale è intrinsecamente relazionale. Spostare il focus dalla sola diade madre-bambino all'intero sistema familiare, riconoscendo il ruolo attivo e l'impatto della salute psicologica del padre, è un passo non più rimandabile.

 

Le implicazioni cliniche sono dirette

Screening e Supporto Precoce: È essenziale includere i futuri padri nei percorsi di accompagnamento alla nascita, offrendo screening per l'ansia e il disagio psicologico.

Intervento Sistemico: Gli interventi non dovrebbero essere rivolti solo al bambino "sintomatico", ma all'intera famiglia. Supportare il padre nella gestione della sua ansia è una forma di prevenzione primaria per il benessere psicologico del figlio.

Psicoeducazione: Aiutare i padri a comprendere come la loro ansia possa influenzare le dinamiche familiari e lo sviluppo del bambino è il primo passo per innescare un cambiamento consapevole.

In conclusione, lo studio di Zecchinato et al. non è solo un articolo sull'ansia, ma un potente monito sull'importanza di curare le relazioni fin dal loro inizio. L'ansia paterna è un sintomo che parla di una sofferenza individuale capace di generare un'eredità di vulnerabilità. Intervenire su questa sofferenza significa proteggere non solo il padre, ma anche la salute mentale delle generazioni future.

 

Un invito alla consapevolezza e al cambiamento

Se, come padre o come coppia genitoriale, ti sei riconosciuto in queste dinamiche o senti che l'ansia e lo stress stanno influenzando il tuo modo di vivere la genitorialità e le relazioni familiari, non sei solo. Riconoscere questa difficoltà è il primo, coraggioso passo verso il benessere tuo e dei tuoi figli.

Il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR), con le sue sedi a Pescara e Roma, offre percorsi specialistici per supportare i singoli e le coppie nell'affrontare queste sfide. Attraverso un approccio basato sulla psicotraumatologia relazionale, aiutiamo i genitori a comprendere le radici della propria ansia e a sviluppare nuove strategie per costruire un ambiente familiare sereno e sicuro.

 

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Approfondimenti da AIPC e CIPR

Per ulteriori approfondimenti sulle tematiche del trauma e delle dinamiche relazionali, ti invitiamo a consultare i seguenti articoli disponibili sul sito www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it:

 

Rubrica: Lo psicotraumatologo relazionale del CIPR risponde. Il peso del trauma relazionale: un'analisi psicotraumatologica. Questo articolo esplora come le esperienze traumatiche relazionali si manifestano nella vita di una persona e come un approccio integrato può favorire la guarigione.

Dall'Eterofatalismo al trauma relazionale: una lettura integrata. Un'analisi delle complesse dinamiche di coppia contemporanee, lette attraverso la lente del trauma relazionale per comprendere come gli schemi del passato influenzino le relazioni presenti.

 

Riferimenti Bibliografici

Studio Originale: Zecchinato, F., Kreppner, J. M., & Lawrence, P. J. (2025). The impact of perinatal exposure to paternal anxiety on offspring: a prospective study using the Avon Longitudinal Study of Parents and Children cohort. Development and Psychopathology.

Fonte dell'Articolo: Dolan, E. W. (2025, 5 agosto). Paternal anxiety during pregnancy and infancy is linked to mental health risks in children. PsyPost.

 

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