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Rubrica delitti familiari I trimestre 2024

12/02/2025 16:13

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Rubrica delitti familiari I trimestre 2024

Le analisi effettuate nelle rubriche valutano diverse variabili relative a omicidi, suicidi, tentati omicidi e tentati suicidi, con un focus sulle età

Le analisi effettuate nelle rubriche valutano diverse variabili relative a omicidi, suicidi, tentati omicidi e tentati suicidi, con un focus sulle età delle vittime e degli autori, l’uso delle armi e i gradi di familiarità tra vittima e autore. I “delitti familiari” sono casi raccolti dagli articoli pubblicati sulle testate giornalistiche e non da fonti istituzionali. I “delitti familiari” fanno riferimento a casi di omicidi, tentati omicidi e di suicidi e tentati che spesso seguono un omicidio o tentato omicidio e si consumano tra “familiari”. Il grado di “familiarità” qualifica le persone con cui ci relaziona a vari livelli, dalla conoscenza, alla colleganza, alla vicinanza, all’amicizia, ai rapporti affettivo/sentimentali attuali o trascorsi e alla parentela. Un omicidio o un tentato, può generare più vittime e un suicidio o un tentato, è conteggiato come un “delitto familiare”. • La lettura del “delitto familiare” è diretta a far rilevare la reale portata di un omicidio o tentato. 

 

Nel primo trimestre, il totale delle vittime è stato di 129 persone. Il 9,30% delle vittime aveva un’età compresa tra i 0 e i 17 anni, il 22,48% tra i 18 e i 35 anni; il 31,78% tra i 36 e i 53 anni; il 22,48% era nella fascia 54-71 anni; il 7,75% aveva più di 72 anni. Nel 6,20% dei casi l’età della vittima non era riportata.
Il totale dei presunti autori in questo primo trimestre è di 129. Nel 6,98% dei casi gli autori erano di età compresa nella fascia 0-17 anni; nel 29,46% dei casi, nella fascia 18-35 anni; nel 24,03% dei casi, avevano tra i 36 e i 53 anni; nel 25,58% dei casi avevano tra i 54 e i 71 anni e nel 4,65% dei casi avevano un’età superiore ai 72 anni. Nel 9,30% dei casi l’età dell’autore non era stata riportata. 

Il sesso delle vittime è nel 56,59% dei casi maschile, con 73 vittime su 129. Le donne, invece, vittime di delitti familiari, sono 56, il 43,41% dei casi. 
Per quanto riguarda il sesso dei presunti autori o rei confessi la percentuale è per gli uomini dell’84,62% con 108 autori e per le donne il 16,28% con 21 autrici 

 

I casi totali sono stati 120: si presenta un quadro che vede 69 casi al Sud e nelle isole (57,50%), a seguire il nord con 51 casi (42,50%) e infine il centro con 19 casi (15,83%).

 

Per quanto riguarda gli omicidi in questo quarto trimestre si presentano 24 vittime di sesso femminile e 40 vittime di sesso maschile. Rispettivamente il 37,50% e il 62,50%.

Nei tentati omicidi le donne sono 19 su un totale di 50 (38%) vittime. In 31 casi, invece, le vittime sono uomini (62%).

 

Nel 100% dei casi di suicidio, la vittima è di sesso maschile. Non si riportano casi riguardanti vittime femminili nel I trimestre del 2024.

Nei tre mesi analizzati si osserva che sono avvenuti 9 casi di tentato suicidio, 5 commessi da uomini (55,56%) e 4 commessi da donne (44,44%).

 

Prendendo in considerazione le armi maggiormente utilizzate negli omicidi è possibile osservare l’impiego di armi da taglio in 37 casi (56,06%), armi da fuoco in 12 casi (18,18%), aggressione fisica in 8 casi (12,12%), l’oggetto contundente è stato utilizzato in 2 casi (3,03%). L’utilizzo di un’arma impropria è avvenuto in 4 casi (6,06%), mentre nell’1,52%, e quindi in 1 caso ciascuno, si è ricorso a strangolamento, automobile e arma non specificata. 
Nei tentati omicidi in 26 casi sono state utilizzate armi da taglio (54,17%), seguiti da 8 casi in cui sono stati utilizzate armi da fuoco (16,67%), 7 casi vedevano l’utilizzo di un’arma impropria (14,58%) e in 5 casi è stata utilizzata l’aggressione fisica (10,42%).

 

Rispetto ai casi di suicidio, nel primo trimestre del 2024, si sono verificati 10 casi di suicidio, con la seguente distribuzione di metodi: in 4 casi (40%) si è fatto ricorso a un'arma da fuoco; in 4 casi (40%) si è verificata l'impiccagione e in 2 casi si è fatto ricorso ad un’arma da taglio (20%). 
Nel primo trimestre del 2024, si sono verificati 9 casi di tentato suicidio, con la seguente distribuzione di metodi: in 2 casi (22,22%) si è fatto ricorso a un'arma da taglio e all’impiccagione. In 5 singoli casi (rispettivamente l’11,11%), si è fatto ricorso all’utilizzo di gas, di veleno, di un’arma da fuoco, della defenestrazione e del treno.

 

Rispetto ai gradi di parentela, in riferimento alle vittime, il 43,20% dei 125 casi riguarda conoscenti, il 34,40% parenti, il 5,60% ex partner e il 16,80% partner. Per quanto concerne il grado di parentela o relazione in riferimento agli autori o presunti tali, il 44,80% dei delitti familiari (56 casi) è stato commesso da un conoscente, seguito dal 28% attribuito ad un parente (35 casi), dal 18,40% a un partner (23 casi) e dal 7,20% da un ex partner (9 casi).

 

 

 

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